
Bernardo Cortese
Professore ordinario
- Company:UNIPD
- Group:Doecenti
Bernardo Cortese
Professore ordinario
Insegnamento: Il paradigma della giustizia riparativa: nascita, sviluppo, quadro normativo costituzionale, internazionale ed europeo.
Modulo: La giustizia riparativa nel quadro del diritto dell’Unione europea
Curriculum: È professore ordinario di Diritto dell’Unione europea dal 2020, afferente al Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario. È stato relatore in numerosi convegni internazionali e nazionali. È stato membro di numerosi gruppi di ricerca internazionali e nazionali. Ha svolto continuativa attività didattica sia nei Corsi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Università di Padova, sia nella Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali delle Università di Padova, Trieste, Ferrara e Ca’ Foscari, sia nel Corso di Dottorato in Giurisprudenza dell’Università di Padova, sia in corsi di Master dell’Università di Padova, sia in sedi diverse, nei settori del diritto UE e del diritto internazionale. L’oggetto delle sue ricerche include in particolare il Diritto dell’Unione europea, comprese le dimensioni ordinamentale, istituzionale, giurisdizionale, delle relazioni esterne e dei rapporti con gli ordinamenti interni specie a livello costituzionale; nell’ambito dei settori del diritto sostanziale dell’Unione si occupa in particolare di diritto UE della concorrenza e degli aiuti di Stato, di diritto del mercato interno, di diritto dell’immigrazione e dell’asilo, di diritto UE dell’energia e dell’ambiente, di profili di diritto UE e internazionale nella circolazione e restituzione dei beni culturali. Ha pubblicato numerose opere in sedi di rilevante collocazione scientifica internazionale e nazionale. Da settembre 2001 a luglio 2004 è stato Référendaire presso la Corte di giustizia delle Comunità europee (ora Corte di Giustizia dell’Unione europea). Tra le sue numerose collaborazioni si ricorda quella con la Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la Commissione europea, con la Direzione Generale per la Concorrenza, con l’Osservatorio europeo sugli aiuti di Stato.